Tra amore e 'ndrangheta

l'Operazione Acqua di felce

25 marzo 2014

 

Anni sessanta, Villalba, Calabria. Si ambienta in un piccolo paese sperduto fra le montagne d'Aspromonte la storia d'amore e ‘ndrangheta al centro romanzo giallo di Franco Musolino ­calabrese d'origine e attuale Prefetto di Napoli Operazione Acqua di felce, edito da Metamorfosi.

L'avvincente plot si apre con la notizia della morte di Paolo Grifo, giovane erede di una delle due più potenti famiglie mafiose del paese, ritrovato cadavere tra le felci.

L'indagine su una possibile faida familiare spetta al nuovo comandante della Stazione dei carabinieri, il Maresciallo Giuseppe Gatullo, costretto a condurre le difficili ricerche in un ambiente che non riconosce la legge ufficiale e che ripone fiducia nella sola giustizia, tradizionalmente imposta dalle famiglie. A rendere sempre tesi i fili della narrazione è la caccia all'assassino, abilmente intrecciata al sentimento, al ricordo e al coraggio di una donna capace di manovrare da sola i destini e le impetuose correnti che attraversano le esistenze in questa landa sperduta ai confini dello stivale. Sangue e passione sono dunque le due componenti principali di questo libro che è anche l'occasione descrittiva di una terra al contempo ricca di meraviglie e di problemi. Un romanzo dalle tonalità sfumate e coinvolgenti che concretizza la volontà di chi esercita responsabilità istituzionali con l'impegno civile nella lotta alla criminalità organizzata.

 

Oggi alle ore 19.00 , al Grand Hotel Parco dei Principi di Roma, la presentazione del libro alla presenza dell'autore, del Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, del Vicedirettore del Tg1, Gennaro Sangiuliano. L'attrice Isabelle Adriani leggerà alcuni brani del libro.

La ’ndrangheta con gli occhi di Franco Musolino

Una sala gremita di gente durante la presentazione del libro «Operazione Acqua di felce», (Metamorfosi).

L'autore è Franco Musolino, calabrese d’origine, oggi Prefetto di Napoli. Un dibattito ricco...

 26/03/2014 06:02

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Una sala gremita di gente durante la presentazione del libro «Operazione Acqua di felce», (Metamorfosi). L'autore è Franco Musolino , calabrese d’origine, oggi Prefetto di Napoli. Un dibattito ricco di spunti, organizzato dalla Fondazione Biagio Agnes , presieduta daSimona Agnes . L'evento si è tenuto negli spazi del Grand hotel Parco dei Principi di Roma. Oltre all’autore è intervenuto anche il Prefetto di RomaGiuseppe Pecoraro e il Vicedirettore del Tg1Gennaro Sangiuliano . Un dialogo aperto sulle vicende del sud, nella Calabria degli anni Sessanta. Franco Musolino racconta una storia d’amore che si intreccia con le vicende di ‘ndrangheta consumate tra le mura di Villalba, piccolo paese dell’Aspromonte. Durante la presentazione, l’attrice Isabelle Adriani ha letto alcuni brani del libro, facendo immergere nell'atmosfera di quegli anni, tutti i presenti. Tante le personalità istituzionali presenti, tra cui: il Procuratore della Repubblica, Giuseppe Pignatone ; il Questore di Roma, Massimo Mazza ; l'ambasciatore d'Italia presso la Santa Sede, Francesco Maria Greco . Il racconto scorre tra i confini di un piccolo centro, sconvolto dalla notizia della morte di Paolo Grifo , giovane erede di una delle due più potenti famiglie mafiose del Paese.

Foto Sirolesi

 

Sofia Gorgoni

Alcune foto


L’Accademia del Tempo Libero di Reggio Calabria presenta “L’Area Grigia”

 28 Apr. Libri

 

 

di Eva Curatola – Verrà presentato giorno 30 Aprile alle ore 18:00, presso l’Auditorium “Cipresseto” dell’Accademia del Tempo Libero, il libro “L’Area Grigia, dove tutto è ndrangheta e niente è ndrangheta” di Franco Musolino e Pasquale Romeo.

Edito da Città del Sole Edizioni, con la Prefazione di Giuseppe Pignatone; “L’Area Grigia” può essere definito un’intervista a due voci che tentano di spiegare in cosa può consistere la ‘ndrangheta da un punto di vista inconsueto ed originale. Un libro che non vuole esplorare l’organizzazione criminale nella sua fattispecie, ma scoprire invece cosa sottende ad essa e il modo peculiare in cui la ’ndrangheta si organizza in un contesto culturale come quello calabrese. Il libro tenta un’analisi del fenomeno mafioso in modo semplice ed immediato, partendo da una tesi di fondo: tutto è ‘ndrangheta e niente è ‘ndrangheta.

Le “due voci” narranti sono quelle di Franco Musolino, uomo delle istituzioni ex Prefetto di Genova e Napoli e capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, e Pasquale Romeo Psichiatria, Docente Universitario e Scrittore, vincitore del Premio Anassilaos Giovani nel 2001.

 

L’evento, a cura di Eugenia d’Africa e moderato dalla giornalista Federica Morabito, sarà caratterizzato inoltre dalla conversazione legata al tema della società moderna.

Incontro sull’area grigia. Il Prefetto Musolino all’Accademia

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L’innesco di un percorso virtuoso di rinascita della società civile sul tema del recupero della tensione morale e della solidarietà sociale.

Questo lo scopo dell’incontro organizzato dall’Accademia del Tempo Libero di Reggio Calabria. Il tutto è passato attraverso la presentazione de “L’area grigia”, un saggio scritto a quattro mani dal Prefetto Franco Musolino, ora capo dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, e da Pasquale Romeo, docente di Psichiatria all’Università di Bari.

Le riflessioni degli autori hanno costituito il punto di partenza per il riesame delle coscienze e per una revisione critica dei comportamenti che dovrebbero portare il cittadino ad abbandonare condotte rinunciatarie e indurlo a riappropriarsi del potere di cambiare gli scenari di vita utilizzando come supporto esclusivamente le Istituzioni democratiche. Ciò può e deve avvenire da subito con effetti validi anche a lungo termine e con la prospettiva di offrire un servizio alle future generazioni. All’incontro dibattito gli autori hanno avuto modo di raccontare le ragioni dell’opera e la storia originale della sua realizzazione che si è sviluppata attraverso un fitto dialogo tra il Prefetto, che era stato trasferito a Genova, e il giovane Psichiatra. E’ stato molto interessante anche l’ascolto dei contenuti veri e propri dell’opera, sentiti dalla viva voce degli autori. E’ parso altresì apprezzabile l’ottimo lavoro editoriale che ha saputo individuare nel dipinto di Magritte una eccellente immagine per la copertina. L’incontro ha potuto arricchirsi delle testimonianze e delle impressioni di due uomini anch’essi appartenuti alle Istituzioni e cioè di Aldo Festini, già Dirigente superiore della Polizia di Stato e Pietro Mafrici, già Direttore dell’Ufficio provinciale dell’INPS di Reggio Calabria. Il sostituto Procuratore Stefano Musolino è poi intervenuto portando i saluti del Procuratore Cafiero De Raho e offrendo ulteriori spunti di riflessione agli spettatori. Interessanti anche gli interventi del geologo Enzo Pizzonia, dell’avvocato Giuseppe Romano, della giovane docente Tiziana Biondi, del docente Sebastiano Pontari; fondamentale poi l’apporto dell’assessore alla legalità della Provincia e  Sindaco di San Procopio, Eduardo Lamberti Castronuovo. Il Coordinamento generale è stato della socia Eugenia D’Africa che ha riassunto poi in tre punti i risultati della ricca serie di indicazioni date dai relatori come ricetta per la risoluzione del problema. Il primo punto è la presa di coscienza del fatto che non servono eroi ma seri operatori che svolgano la loro attività con giornaliero impegno; il secondo è la presa di coscienza dell’importanza del principio di reciprocità e dell’applicazione delle due regole universali: quella aurea (“Fa per gli altri quello che vorresti fosse fatto per te”) o, almeno, di quella argentea, più facile da attuare (“Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te”); il terzo è la richiesta rivolta alla magistratura di tempi rapidi e pene certe e commisurate, comminate nel rispetto dello stesso cittadino, senza clamori mediatici che, sollecitando reazioni emotive incontrollabili, tendono a sminuire gli effetti anche didattici. L’evento era inserito tra le manifestazioni previste dagli “Stati generali della Cultura”, fortemente voluti dall’assessore Lamberti. Inutile confermare che attraverso l’organizzazione dell’evento, l’Accademia del tempo libero si augura  di poter contribuire a realizzare l’obiettivo degli autori sintetizzato nella frase del Procuratore Pignatone:

 “… la posizione di Musolino e Romeo è chiarissima: bisogna creare una «reazione per esprimere un sussulto di rabbia, elemento principe per cambiare» una società malata che a volte si è tentati di considerare “normale”, cambiando l’atteggiamento, tipicamente calabrese, per cui «aspettiamo continuamente Godot, come nella commedia di Beckett, in maniera perversa e immobile, negando le cose positive già fatte e sottolineando solo quelle negative». E, soprattutto, «questo non è un lavoro che possa darsi in appalto» né alla magistratura, né alle forze di polizia né a nessun altro; esso compete direttamente all’intera società.”

26/03/2014 06:02